CORRIERE DEL GIORNO : Mercoledì 22 Febbraio 2012

22-02-2012 09:54 -

VOLLEY B/2 i fratelli Di Giuseppe parlano della loro esperienza

Vibrotek, lo sport veicolo promozionale


PULSANO - Vibrotek e Amatori Volley Pulsano, un connubio sempre più forte che va oltre la semplice sponsorizzazione.
Il convincimento dei fratelli Antonio e Massimo Di Giuseppe nelle vicende è ormai totale: da semplici sponsor, sono diventati ormai protagonisti attivi delle vicende societarie del sodalizio sportivo pulsanese.
" Come azienda siamo fermamente convinti - afferma Massimo Di Giuseppe , che della Vibrotek è l´amministratore - che è necessario considerare lo sport come una attività economica a tutti gli effetti intorno al quale ruotano investimenti importanti. All´interno della nostra azienda mi occupo di relazioni istituzionali ed in base alla mia esperienza di presidente della piccola industria di Taranto ho ancora di più rafforzato l´idea che soprattutto in questo momento è necessario fare sistema sostenendo proprio lo sport che rappresenta un investimento e un rilancio importante per la tutta la Provincia a livello nazionale. Il modello Cras Basket è quello da seguire ed a suo modo, malgrado i tanti problemi, anche quello calcistico, noi siamo impegnati nel volley".
Passione e pragmatismo dunque si fondano per il raggiungimento di un obiettivo comune. In tal senso i due fratelli Di Giuseppe rappresentano un´alchimia perfetta: il primo, Antonio, animato dalla passione per la pallavolo ( da ex giocatore), l´altro, Massimo, con formazione prettamente manageriale, hanno dato vita ad un progetto di rinnovamento del sistema azienda-squadra.
"Con mio fratello Massimo - osserva Antonio, che della Vibrotek Volley è presidente - abbiamo deciso di entrare a far parte a pieno titolo nel mondo dello sport, perché spinti dalla grande passione per lo sport e per il lavoro di gruppo che caratterizza il nostro spirito."
Per Di Giuseppe investire nel volley in questo momento non è un azzardo: "Si tratta solo di diversificare gli investimenti destinati alla pubblicità. Sono del parere che entrare a far parte dello sport sia il mezzo più efficace per comunicare e farsi conoscere. Gli esempi in fondo non mancano: prendiamo la squadra di calcio della Roma che negli anni 80 era sponsorizzata dalla Barilla, chi l´ha dimenticato? Anzi, proprio la Barilla, che a quei tempi aveva necessità di rilanciare i propri prodotti, dopo la Roma ha investito un po´ ovunque. L´obiettivo alla fine fu raggiunto, tant´è che ancora oggi è uno degli sponsor più ricordati nonostante abbia abbandonato da anni lo sport. Ritengo che, a differenza di un semplice passaggio pubblicitario sui mass media che lascia il tempo che trova, legarsi ad una squadra sportiva, possibilmente vincente, renda indelebile il marchio aziendale".
Bisogna dunque guardare allo sport non più come un´attività collaterale, ma come ad un mezzo stategico, " perché emoziona, trasmette valori e per questo risponde meglio di altri alle aspettative degli investitori. Insomma, sia sul campo che in azienda lo scopo è vincere la sfida; dunque le imprese per avere un vantaggio sulle concorrenti devono farsi ricordare e scegliere perché legate indissolubilmente alle emozioni determinate dalle vittorie sportive".
Il buon comportamento della squadra in questa stagione conferma le aspettative dell´azienda. "Lo scorso anno abbiamo vinto il campionato di serie C quest´anno seppure alla prima esperienza in B/2 la squadra ha conquistato al momento la parte centrale della classifica. Posso affermare con fierezza che siamo orgogliosi dei nostri ragazzi e di tutto ciò che la prima squadra sta muovendo".
Intorno alla Vibrotek c´è un gran fermento "soprattutto nel settore giovanile. Grazie al Comune di Leporano che ha accolto le nostre istanze di poter estendere la pratica della pallavolo anche nel comune limitrofo a quello in cui operiamo,abbiamo trasferito in quella sede tutto il settore junior dove abbiamo formato squadre Under 16 ed Under 18, di 1^ divisione giovani e settore minivolley (oltre 70 iscritti). Ritengo che il vivaio sia fondamentale non solo per assicurare un valido ricambio generazionale, ma massima attenzione nei giovani ai valori dello sport. In questo Castellana rappresenta un esempio da seguire e non nascondo che sarebbe un sogno poter istituire anche dalle nostre parti un vero polo pallavolistico".
I programmi per il futuro sono presto detti: "Aspettiamo la fine del campionato. Il mio sogno è coinvolgere altri imprenditori per condividere i programmi futuri. Riportare il grande volley a Taranto è un sogno che si può realizzare: basterebbe aggregare quante più forze economiche per rendere sostenibile un progetto di tale portata".