SERIE B/2: Il tarantino Alessio Fiore ospite della Vibrotek Pulsano

29-03-2013 14:44 -

INTERVISTA AD ALESSIO FIORE

Conclusa la regular season nel massimo campionato italiano di A/1, ieri sera il tarantino Alessio Fiore, schiacciatore classe ´82 della Altotevere San Giustino, è giunto al "Pala Alfarano" di Pulsano per salutare conoscenti ed amici di lunga data, e in modo particolare il coach biancoblu Vincenzo Bisignano con il quale ha condiviso i primi anni di carriera proprio a Pulsano.

In occasione dell´amichevole infrasettimanale con i cugini del Lacaita Torricella di coach Pino Malagnino, lo schiacciatore tarantino ha rilasciato una bella intervista nella quale si individua senza difficoltà la grande emozione di giocare in A/1, ma allo stesso tempo, la grande responsabilità che questo comporta: "dopo tre importanti stagioni in A/2 alla Fenice Isernia mi è stata data la grande opportunità di giocare in A/1 nell´Altotevere San Giustino, una squadra giovane e talentuosa, composta da giocatori giovani affiancati da altri con più esperienza. Il salto di categoria è arrivato a trent´anni ed è un´esperienza sicuramente molto positiva e che aiuta a crescere molto sia professionalmente che umanamente".

Alessio, come è stato l´impatto con l´A/1?

"La differenza tra la serie A/1 e la serie A/2 è abissale: nella massima categoria si vive il professionismo vero, nulla viene lasciato al caso e ogni minimo particolare viene studiato accuratamente. Ci alleniamo praticamente tutti i giorni con doppie sedute e abbiamo chiuso la stagione con 21 punti, un buon bottino se pensiamo al blasone delle squadre di vertice. Trento, Macerata, Cuneo e Piacenza sono squadre forti e senza dubbio costruite per vincere, e comunque il San Giustino ha giocato bene contro tutti dimostrando sul campo la forza del gruppo e la compattezza di squadra: ad esclusione delle prime, non c´è un grandissimo distacco tra le altre formazioni, certo chi gioca in casa generalmente è favorito, però abbiamo giocato delle buone gare anche fuori dal "Pala Kemon".

A livello giovanile chi ti ha impressionato?

"Nella mia squadra c´è un giovane schiacciatore sloveno classe ´92, Klemen Cebulj, che sicuramente ha fatto una grande stagione e, nonostante gli infortuni, è stato premiato come primo laterale come rendimento. In A/1 ci sono tanti giovani promettenti e con grandi prospettive di crescita sia stranieri che italiani: di bravi giocatori giovani italiani ce ne sono, però bisogna lasciar loro il tempo di maturare e di dimostrare sul campo i reali valori".

Con il campionato concluso, quali sono le prospettive future?

"Dopo un torneo lungo e faticoso come quello dell´A/1 dove in ogni partita bisogna dare il massimo sia a livello mentale che fisico, sinceramente ora mi sto godendo qualche giorno di relax, sono tornato a Taranto proprio perché avevo bisogno di staccare un po´ la spina, soprattutto a livello mentale. Ho delle interessanti proposte dall´estero, in primis dalla Francia e dalla Germania, e insieme al mio procuratore stiamo valutando l´opportunità di giocare per circa 2 mesi fuori dall´Italia, però non c´è nulla di definitivo".

Obiettivi per la prossima stagione?

"Quest´anno abbiamo imboccato la strada giusta, la squadra è forte e mister Fenoglio è preparato, l´ambiente perugino sicuramente ci aiuta tanto a crescere e dare il cento per cento in campo. La speranza è quella di continuare a far bene per confermare quanto di buono fatto in questa stagione, però ci sarà tempo e modo per migliorare una squadra già competitiva".

Approfittando della lunga pausa in campionato, la Vibrotek Volley del Presidente Antonio Di Giuseppe ieri sera ha giocato una partita amichevole contro il Lacaita Torricella dell´amico Pietro Lacaita. Entrambi i mister hanno fatto ruotare tutti i giocatori della rosa cercando di dosare le forze fisiche e mentali.

Per la cronaca, la partita si è conclusa con il risultato di 3 a 1 per i biancorossi di coach Malagnino (25-13; 20-25; 17-25; 21-25) e giovedì prossimo è previsto il ritorno a Torricella.

Coach Bisignano afferma: "è stato un buon test contro una buona squadra. Abbiamo iniziato bene giocando dei buoni primi tempi e con le bande, poi però siamo calati e vista d´occhio. In queste gare il risultato non importa, a me interessa vedere alcuni giocatori fin qui meno impiegati e devo dire che tutti mi hanno dato delle risposte positive. Ora dobbiamo ricaricare le batterie fisiche e mentali per giocarci gli ultimi quattro incontri del calendario alla grande perché ci aspettano quattro finali dove dovremo dare il massimo".