B1M - La Vibrotek Pulsano svela identità e carattere

06-10-2013 08:17 -

"Quella vista sul parquet di Matera era la squadra che avevo in mente quando, alla dirigenza, ho indicato i giocatori per il roster definitivo".

Sintetizza così, Gianni Narracci, l´amichevole disputata dalla Vibrotek Pulsano con la Pallavolo Matera sul parquet lucano, venerdì scorso (4 ottobre).

Al di là del risultato a favore dei padroni di casa (3-1), il tecnico rossoblu evidenzia l´importanza di questo banco di prova per i suoi uomini, in vista dell´imminente Campionato di B1, (al via il 20 ottobre prossimo ad Ugento, contro i Falchi Salento).
"Le amichevoli consentono di non prestare attenzione ai risultati perché non si gioca per i punti - aggiunge Narracci -, bensì per la possibilità di testare la squadra in reali situazioni di gara. Ho avuto la possibilità di alternare in campo tutti i giocatori verificando anche nei più giovani la capacità di tenere testa al sestetto lucano (rimasto pressoché in formazione base, ndr). Raggiungiamo, di volta in volta, ulteriori step nella preparazione ed nell´affiatamento in campo e la possibilità di confrontarci con una squadra di categoria superiore ci è servita per allenarci a mantenere alta la concentrazione in campo. Ieri abbiamo saputo rispondere adeguatamente agli avversari, giocando alla pari in diverse situazioni".

Le amichevoli si confermano, quindi, test fondamentali per verificare progressi.
"Stiamo cominciando a raccogliere i frutti della preparazione soprattutto a livello tattico - conclude il tecnico - e sicuramente continueremo a crescere. Ma bisogna mantenere i piedi per terra. Noto l´entusiasmo che ruota intorno alla squadra e, ovviamente ne sono contento, ma non voglio che si perda obiettività al cospetto di un Campionato ancora da scoprire. Noi rispettiamo tutto e tutti e desideriamo andare avanti, giornata dopo giornata, con la convinzione e l´onestà di dare il massimo in ogni circostanza, consapevoli di avere a che fare con avversari di valore".

Frena voci e pronostici azzardati coach Narracci con l´atteggiamento professionale di chi sa che una stagione sportiva si costruisce una gara per volta e non sulla carta, leggendo nomi più o meno blasonati nelle formazioni ufficiali.

Dello stesso avviso anche il capitano della Vibrotek Pulsano, Giuseppe Barbone, atleta di esperienza che ha forgiato il proprio carattere sportivo in squadre di massima serie, imparando a proprie spese che "nella pallavolo vince chi sbaglia meno e quindi è fondamentale la massima precisione per limitare gli errori".

Leader e trascinatore, a prescindere dal ruolo di capitano, Barbone è un atleta che ´sa fare squadra´, riconoscendo gli errori senza adagiarsi sui miglioramenti.

"Abbiamo conseguito buoni livelli di intesa durante il gioco, ma dobbiamo ancora lavorare per consolidare l´affiatamento in campo e perfezionare la resa di ogni giocatore, anche per evitare quei momenti fugaci in cui perdiamo lucidità e sfumiamo i risultati - conclude il centrale rossoblu".
Ed è evidente che la Vibrotek Pulsano continui a crescere puntando sul corretto impiego dei ruoli e delle capacità dei propri uomini.
Quando una compagine riesce a coniugare la competenza di giocatori esperti con le potenzialità di altri più giovani, ma capaci e determinati, il risultato è lo spettacolo di un incontro sportivo in cui i giocatori si divertono e non si risparmiano.
Esattamente come l´amichevole disputata con la Pallavolo Matera, compagine di A2 che ha pungolato il carattere della squadra jonica, svelandone un´identità sorprendente.
"Quella con Matera è stata una bella partita - ammette l´opposto rossoblu, Josè Matheus - ben diversa dall´ultima giocata con il Volley Joya. Anche io ho giocato con una spinta in più, forse animato dalle sensazioni derivanti dall´essere di nuovo su quel parquet, ma con una maglia diversa, giocando contro una squadra della quale facevo parte sino alla passata stagione e nella quale mi sono trovato benissimo. Non c´è rabbia per non essere stato confermato in forza al Matera, perché sono lieto di giocare a Pulsano con compagni di squadra che stimo, ma fa sempre un certo effetto tornare da ospite lì dove si era ´padrone di casa´ e si è combattuto per conseguire dei risultati".

Forse la buona performance di Matheus contro Matera contiene un inconscio sentimento di rivalsa o solo l´orgoglio di un giocatore che ci tiene a dimostrare di essere sempre un atleta valido, capace delle finezze tecniche che hanno caratterizzato il suo ruolo in campo in tanti anni di apprezzata carriera, nonostante l´attuale militanza in una serie diversa.
"Ho ritrovato compagni con i quali, negli anni passati, ho giocato e condiviso sforzi e sacrifici per conseguire risultati, ma questa volta erano dall´altra parte della rete - aggiunge Matheus -. Quando si gioca, però, non c´è spazio per i sentimentalismi. E confrontarsi con una squadra di livello superiore per noi è un ottimo allenamento, utile soprattutto a studiare le imperfezioni che creano dei momentanei blackout nel nostro gioco: riusciamo a portarci avanti con diversi punti segnati di fila e poi chiudiamo male un´azione, lasciando spazio all´avversario. Correggere questi aspetti è fondamentale e ci consentirà di rendere sempre meglio in campo".