Vibrotek Volley - Di Giuseppe: "impossibile un campionato da nomadi"

04-10-2015 19:39 -

Il massimo dirigente rossoblu, mortificato dalle illazioni del presidente della Fipav Taranto, ribadisce i motivi che l´hanno costretto a rinunciare alla B2

La Vibrotek Volley ha annunciato il ritiro dal campionato di serie B2 dopo lo sfratto dal palazzetto dello sport di Leporano ad opera della locale Amministrazione comunale.
La decisione sofferta, maturata dal presidente Antonio Di Giuseppe, ha sollevato numerose reazioni: dalla delusione di atleti e staff tecnico al rammarico dei tifosi, dalla solidarietà di altre Società sportive ai commenti del presidente della Fipav Taranto, Stefano De Luca.
Proprio l´intervento del dirigente jonico, (pubblicato sulla ´Gazzetta del Mezzogiorno´ del 2 ottobre scorso, ndr), ha insinuato un dubbio sulle reali motivazioni per le quali la Vibrotek sia stata ritirata dall´imminente stagione sportiva, evidenziando che il problema del campo di gioco poteva essere risolto grazie all´ospitalità offerta da altri sodalizi sportivi (Maniva Volley al ´MariaPia´ e Casa Euro Basket al PalaMazzola, ndr).

Queste illazioni hanno stupito il presidente Di Giuseppe che, mortificato, ha ribadito i motivi alla base della drastica decisione: "le parole del presidente De Luca mi hanno sorpreso. Sinceramente mi sarei aspettato una presa di posizione forte contro l´Amministrazione di Leporano, che da un lato concede alla locale squadra di calcio l´utilizzo per nove mesi, quindi il tempo necessario per svolgere il campionato, l´uso dello stadio, dall´altra e a distanza di soli 4 giorni non esita a sfrattare la squadra di pallavolo dal palazzetto dello sport. Di fronte a questa palese ingiustizia, si insinua che la mia decisione di non partecipare al campionato abbia altre motivazioni e non si interviene a livello nazionale per tutelare una realtà pallavolistica di eccellenza del territorio".

Il rammarico del massimo dirigente rossoblu deriva dalla mancata comprensione per la decisione presa vista l´impossibilità di disputare un campionato peregrinando da una struttura all´altro.
"Secondo le affermazioni del presidente De Luca, avremmo dovuto disputare, senza battere ciglio, un campionato da nomadi - sottolinea Di Giuseppe -. Immaginiamo per un momento cosa sarebbe successo se il Leporano calcio si fosse trovato nella stessa situazione, ci sarebbe stato l´intervento di tutta la classe politica e degli organi federali a difesa della ´realtà sportiva del territorio´. E nella realtà il Sindaco non ha esitato a rinnovare la convenzione per la concessione d´uso del campo sportivo proprio al sodalizio calcistico, penalizzando invece la pallavolo".

Dopo due campionati di serie C vinti, due partecipazione a campionati di B2 con finale play off e un campionato di B1 il presidente Di Giuseppe avrebbe immaginato un trattamento più rispettoso nei propri confronti.
"L´atteggiamento di sudditanza nei confronti di altre discipline sportive da parte dei massimi organi dirigenziali del volley locale è un altro fattore che frena la crescita del movimento - ha ribbadito sconfortato il presidente rossoblu -. Noi abbiamo gli stessi diritti degli altri sport, se una cosa non è possibile per la pallavolo non deve essere possibile per le altre discipline, se è possibile per gli altri deve essere possibile anche per la pallavolo".

Amaro l´epilogo di questa vicenda sportiva che ha penalizzato l´impegno ed i sacrifici di una realtà societaria e di una disciplina troppo spesso resa vittima di altre priorità.
"Ringrazio pubblicamente Pino Moro, consigliere regionale e vice presidente della mia società - conclude Di Giuseppe -, perché ha tentato in tutti i modi di instaurare un dialogo con l´Amministrazione comunale di Leporano affinché potesse rivedere la sua posizione o modificare la totale chiusura verso la nostra società. Mi auguro che altri sappiano fare meglio di me perché continuo a pensare che il nostro territorio abbia le potenzialità per competere con le altre realtà pallavolistiche regionali, dobbiamo solo cessare di remarci contro ed iniziare un vero percorso di salvaguardia della nostre realtà sportive. Spero, infine, che il palazzetto dello sport di Leporano possa riaprire nel più breve tempo possibile e che non diventi un altro monumento alla inefficienza e alla imprudenza delle scelte politiche".